Incendio

Camaldoli: i dati dell’Arpac relative all’inquinamento dell’aria

camaldoli in fiamme vero

Napoli. L’Arpac, (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania), sta proseguendo proprio in queste ore il monitoraggio della qualità dell’aria in seguito all’incendio sulla collina dei Camaldoli, rogo iniziato mercoledì 19 durante il pomeriggio.

Fortunatamente secondo ciò che affermano i vigili del fuoco, l’incendio dovrebbe essere dichiarato spento a breve.

Al momento i caschi rossi stanno usando un Canadair e due elicotteri, mentre stamattina erano al lavoro due Canadair e un elicottero.

Tra via Cupa Camaldoli, via Vicinale Montia Pianura e via Vicinale Santaniello erano in azione a tutte le  squadre di vigili del fuoco.

Secondo le affermazioni dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, i livelli delle polveri sottili registrati nelle centraline fisse della città risultano essere, almeno al momento, nella norma.

In realtà, ieri, l’intera rete di monitoraggio regionale ha superato il limite di concentrazione giornaliera di Pm10, ma non a causa dell’incendio, questo innalzamento è dovuto all’eccezionale afflusso di polveri sahariane arrivate nei nostri cieli.

“Ho seguito tutta la notte l’evolversi della situazione – aveva affermato ore fa il deputato Francesco Emilio Borrelli – Continueremo a seguire fino a quando le fiamme non saranno completamente domate, questa volta per davvero. Dopo di che e chiederemo ad Arpac di monitorare le condizioni dell’area e di valutare i danni ambientali”.

 

Stamattina, intanto, il Comune di Napoli ha dichiarato lo stato di grave pericolosità per rischio di incendi sull’intero territorio fino al 15 ottobre 2024.

Nel corso di questi mesi sono in vigore diverse disposizioni per ridurre al minimo il rischio di innesco e propagazione di incendi lungo le strade, nelle campagne e nei boschi del territorio comunale.