Attualità

Coronavirus, si sposta il picco in Campania. De Luca: non torneremo alla vita di prima fino ad un vaccino

porto-di-napoli-veduta

Napoli. «Il picco di Coronavirus in regione Campania arriverà più tardi rispetto alle previsioni. Contiamo di avere picco per fine aprile-inizio maggio. Da queste date potremmo avere poi un abbassamento dei contagi fino a zero»: queste le parole del presidente Vincenzo De Luca nel consueto appuntamento social del venerdì.

 

Crescono i contagi tra i giovani. «Crescono i contagi al Sud, come era prevedibile. Abbiamo – ha aggiunto De Luca – registrato nello specifico una presenza tra i contagiati di soggetti più giovani rispetto alla media nazionale, crediamo sia dettato dalla ondata di ritorno venuta dal Nord«. Poi De Luca torna sul divieto di far passeggiare i bimbi: «Se non stringiamo i denti per altri dieci giorni, i bimbi resteranno chiusi a casa a giugno e a luglio».

No attracco nave da Mauritius a Napoli. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, cita tra le criticità una “nave da crociera che proviene dalle Mauritius, dopo una sosta in India, e che vorrebbe attraccare nel porto Napoli”. “Tenete conto che abbaiamo già accettato di far sbarcare nel porto di Salerno, credo lunedì, una nave che proviene da Tunisi e che riporta 105 nostri connazionali – ha spiegato in diretta Fb – era doveroso riportarli in patria. Faremo controlli doverosi per tutti i cittadini sia sulla nave, sia quando sbarcano. Cercheremo di fare kit rapidi per avere un minimo di tranquillità”. “Adesso però c’è questa nave con 781 membri di equipaggio dei quali solo 113 italiani – aggiunge – Gli italiani possono e devono sbarcare ma abbiamo altri cittadini, ad iniziare dai filippini, per i quali lo stesso governo filippino ha chiuso le frontiere. L’armatore vorrebbe restare in porto per 15 giorni, noi da giorni stiamo dicendo che questa cosa non è possibile perchè il porto di Napoli è nel cuore della città e non possiamo consentirci di avere movimenti che rischiano di portarci altri focolai”.

No assembramenti per attività religiose. C’è ancora “troppa gente in strada” secondo il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Da qui l’auspicio “che arrivino i 300 militari in più che abbiamo chiesto” e un appello: “Ci avviciniamo alla Pasqua, non creiamo assembramenti per attività religiose”. “Voglio ricordare che abbiamo avuto focolai nel Vallo di Diano per due cerimonie religiose fatte 25 giorni fa a Sala Consilina e ad Atena Lucana – dice De Luca in diretta Fb – vi prego di avere il massimo rispetto per le ordinanze fatte. Abbiamo affrontato il tema con grande rispetto per tutti ma la priorità è evitare assembramenti che determino nuovi focolai. A tal proposito ringrazio il cardinale Sepe che farà le celebrazioni dal Duomo senza fedeli. Papa Francesco sta dando un esempio di responsabilità, seguiamo questi esempi”.

Non torneremo alla vita normale fino al vaccino. Poi ribadisce ad avere “fiducia” ma a non avere fretta per la riapertura e un ritorno alla vita normale. “Noi cominciamo a preparare il piano B di uscita graduale e di riavvio delle attività economiche ma il tutto subordinato alle decisioni e alle valutazioni vincolanti delle autorità scientifiche – ha ribadito – Se adotteremo scelte con fretta, rischiamo di affossare del tutto l’economia. Convinciamoci che si potrà ritornare ad una vita normale solo quando ci sarà il vaccino”.

Più informazioni