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Il vento spinge verso il quinto posto con le imprese di capitan Insigne

lorenzo insigne

EDITORIALE MARCO STILETTI – Una prestazione sontuosa ed un gol da urlo per riprendersi il suo Napoli. Lorenzo Insigne era in serata e se ne sono accorti un po’ tutti, in particolar modo i difensori della Roma. Il numero 24 azzurro ha sciorinato una delle migliori prestazioni stagionali (se non la migliore) nel match di ieri sera contro i giallo-rossi. Un capitano che ha lottato, ha rincorso, ha conteso palloni agli avversari in fase difensiva e che a pochi minuti dalla fine ha trovato la gemma con il pezzo forte del suo repertorio, il tiro a giro imparabile sotto il sette alla sinistra dell’incolpevole Pau Lopez. Insomma, una prestazione da leader.

Gennaro Gattuso gli ha dato fiducia ed è riuscito a tirar fuori il meglio dal fantasista partenopeo che oggi si sente, come mai prima d’ora, capitano e trascinatore di un gruppo solido. Il capitano del Napoli, ieri protagonista del match contro la Roma, sta vivendo un periodo proficuo dopo una prima parte di stagione non troppo esaltante. L’avvento di Gattusoè servito soprattutto per fargli capire che c’è un solo modo per dimostrare l’attaccamento: andare in campo e riprendersi la scena. C’è un futuro da progettare e le prossime partite saranno determinante per definire l’organico per la prossima stagione. Il patto stretto tra Lorenzo Insigne e il tecnico varrà anche per il futuro. Il progetto girerà intorno al talento del capitano.

L’idea momentanea di Gattuso è quella di preparare il gruppo in vista della prossima stagione, abituandolo a ragionare con la testa della grande squadra: in tanti rimarranno – anche questo lo sta ribadendo tante volte -, dunque è importante cominciare ad “allenarsi” già adesso. Il Napoli dovrà sfruttare queste ultime partite di campionato, a cominciare da mercoledì a Marassi con il Genoa, innanzitutto per proseguire una striscia di risultati che nel girone di ritorno lo vede ampiamente qualificato alla prossima Champions League e poi per presentarsi agli appuntamenti del prossimo anno con la convinzione di essere ritornati competitivi, al di là degli eventuali colpi di mercato.

Come nella stagione 2016/17, la seconda di Maurizio Sarri sulla panchina del Napoli, il Napoli potrebbe entrare nell’ordine delle idee di archiviare l’attuale annata come una fase di transizione che servirà per costruire un futuro importante: grandioso girone di ritorno, vissuto con la delusione per non aver centrato, alla fine, la qualificazione diretta in Champions, ma anche come l’entusiasmo di chi in sei mesi aveva praticamente dimostrato di esser pronto a lottare seriamente per il titolo.

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