Inaspriti controlli e sanzioni.

Pezzotto, la finanza fa sul serio: 15 persone sono finite in Tribunale

Arrivano le prime conseguenze per chi sfrutta gli iptv illegali per guardare contenuti streaming.

pezzotto

Nazionale. Sembra essersi intensificata la lotta alle iptv illegali e al classico pezzotto in tutta Italia. La Lega Calcio, insieme a forze dell’ordine e Governo, ha messo a punto un nuovo sistema tecnologico in grado di bloccare gli streaming illegali nel giro di 30 minuti. Non solo impedimento della visione ma anche inasprimento dei controlli per colpire e sanzionare chi diffonde contenuti illegali e anche chi li visiona.

Il nuovo impianto normativo nel nostro paese prevede sanzioni fino a 5.000 euro per chi sfrutta questi contenuti tramite abbonamenti spesso venduti a poche decine di euro. Per individuare gli utenti disonesti la stessa Autorità ha siglato un accordo con la Guardia di Finanza. Le Fiamme gialle potranno infatti rintracciare l’utente che guarda contenuti piratati seguendo il flusso dei pagamenti per l’abbonamento all’IPTV illegale.

È notizia delle scorse ore che, a seguito di un’operazione delle Fiamme Gialle avvenuta nel 2024 da parte del Nucleo di Ancona, 15 persone sono state rinviate a giudizio con 14 che hanno scelto il rito abbreviato, mentre il rivenditore degli abbonamenti al pezzotto ha chiesto il patteggiamento.

Insomma come promesso alcuni giorni fa dal commissario Agcom, Massimiliano Capitanio, stanno per arrivare le prime sanzioni per chi visiona questi contenuti illegali. Ma l’inasprimento delle pene servirà a contrastare la crescita delle iptv illegali? A quanto pare no.

Secondo il report pubblicato da Digital TV Research, entro il 2029 gli sfruttatori degli streaming illegali anziché diminuire cresceranno di 1 milione di utenti.