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Gattuso troppi passi falsi, brutto impasse per il Napoli

SSC Napoli v Cagliari Calcio - Serie A

EDITORIALE DI MARCO STILETTI- Napoli-Milan era la sfida più attesa di questa giornata di campionato. Una classica partita “di cartello” se si fosse giocata nel 1990, ma è il 2020 e al San Paolo più che i valori e le giocate sono stati vari “sensazionalismi” i protagonisti. Ringhio Gattuso ritrova da avversario il suo Milan e Ibrahimovic eterno campione.
Sono queste due variabili a catalizzare l’attenzione della sfida, la quale tutto sommato può ascriversi come una “bella partita”.

Il Milan è in testa, il Napoli chiamato a un esame importante che – visto l’esito – supera con uno striminzito 18 solo grazie al goal che ha accorciato le distanze di Dries Mertens. Lo scriviamo consci di essere fuori dal coro che vuole il Milan favorito per lo scudetto: il Diavolo non è più forte delle altre, nemmeno del Napoli.

Tuttavia i campionati non si vincono sulla carta ma sul campo, e stasera i rossoneri hanno dimostrato di avere ordine, disciplina, sicurezza e in ultimo – non per importanza – un attaccante che risponde al nome di Zlatan conosciuto anche come “eterno”.
Nel complesso la partita è stata gradevole? Sì. I novanta minuti hanno messo in luce – o se vogliamo hanno gettato nuove ombre – sulla gestione Gattuso.

La “garra” che ha portato nuovo ossigeno al Napoli da sola non basta. Gli azzurri sono disciplinati, fanno il “loro”, ma deficitano in ordine e soprattutto c’è una spaventevole mancanza di idee.
Poche storie: linearità e idee vengono dal centrocampo, e lungi dal considerarlo unico colpevole, Fabian Ruiz su tutti questa sera è stato “più fantasma degli altri”. Gli altri ci hanno messo del loro, poco in attacco, pochissimo in difesa.

Il Napoli questa sera era chiamato a un esame importante ma schiacciati dal professore di Malmö sono sembrati spaventati e piccoli. A poco serve l’aver svolto il “compitino” e il goal di Mertens utile solo ad arricchirne lo score personale. C’è molto da ragionare in casa Napoli. Il rischio è che il mercato – in entrata e in uscita – delle ultime tre stagioni condizioni anche l’annata attuale.
Con le carte che ha in mano, avrà molto a cui pensare Gennaro Gattuso perché la grinta non basta.

A Napoli piace chi sputa sangue, ma il tifoso azzurro ci mette pochissimo a pensare che forse per essere finalmente “grandi” possa servire più un allenatore “ragioniere” che ringhia poco ma che riesce a far quadrare i conti. Pessima serata per una partita discreta, il Milan continua a essere in testa e per il Napoli in vista dell’Europa League non resta che sperare di non essere incappati in un brutto impasse, un brutto girone infernale.

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