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Azzolina: «La Campania unica regione d’Europa con le scuole chiuse da marzo, i bambini non hanno gli stessi diritti»

La ministra Azzolina ha spiegato alla Camera che è tutto sotto controllo e che è arrivato il momento di porre fine a tutte le fake news sui banchi "singoli" da lei voluti

NAPOLI. La ministra alla Pubblica istruzione Lucia Azzolina è intervenuta al programma di Barbara D’Urso ed ha risposto all’ultimo attacco del presidente della Campania Vincenzo De Luca: «Non voglio entrare in polemica con De Luca ma la Campania è l’unica Regione del paese, forse d’Europa che di fatto ha le scuole chiuse da marzo, i bambini campani non hanno gli stessi diritti degli altri e mi dispiace moltissimo».

 

Riapertura graduale ma nessuna decisione è stata presa

«Al momento non è stata presa alcuna decisione sulle scuole, c’è una discussione in corso. Con molta gradualità vorrei che fossero riaperte anche le scuole superiori. Se si allentano le misure, anche la scuola ne deve far parte, non può esserne esclusa. La scuola è un pezzo di vita reale: altrimenti i ragazzi rischiamo di vederli per strada e non in classe. Sono decisioni che si prenderanno in queste ore, con molta gradualità. Non penso si debbano creare contrapposizioni tra le attività produttive e la scuola, le imprese stesse ci chiedono di avere le scuole aperte: i ragazzi vanno formati. E’ interesse di un paese civile che le scuole funzionino al meglio. Sulla riapertura a dicembre o gennaio i trasporti non incidono ma parliamo di riapertura con gradualità» – ha continuato la Azzolina.

Scuola di domenica ipotesi non percorribile

«Il sabato tanti ragazzi vanno già a scuola, soprattutto al sud, la domenica non è una ipotesi percorribile, non lo vogliono le famiglie nè gli studenti; è stata una proposta per dare una mano ma non credo percorribile. I trasporti non incidono sulle scuole elementari nè per le medie. Per le superiori ci sono criticità ma non riguardano il Paese intero. Nelle piccole province il trasporto funziona bene. Se è necessario scaglionare di più gli ingressi, lo faremo, sono misure che vanno decise territorio per territorio. Il problema trasporti non esiste per tutto il territorio nazionale» – ha concluso la ministra.