EDITORIALE DI MARCO STILETTI- Per Diego e non solo: il Napoli vince una partita pesante quanto un macigno. Roma battuta, alla fine, tutto sommato anche facilmente: secco 4-0 e il Napoli torna a sognare, recupera una buona posizione in classifica, agguantando proprio la Roma oltre che la Juventus a quota 17 punti. Notte magica nello stadio che presto sarà intitolato a Maradona: il Napoli si scrolla di dosso il peso di una settimana difficile, triste, dentro e fuori dal campo.
Una batosta il ko col Milan, poi la scomparsa di Maradona: c’era soltanto un modo per risollevare morale e classifica, ovvero battare una Roma in gran fiducia, che fino a stasera non aveva mai perso (sul campo). Il Napoli ci è riuscito e lo ha fatto giocando, a tratti, anche un gran calcio (finalmente).
Gattuso ha cambiato modulo, è passato al 4-3-3, e forse non è un caso che il Napoli abbia ritrovato gli equilibri perduti: con Demme al centro del campo e Zielinski e Fabian mezze aliNel febbraio del 2014 Diego Armando Maradona fece il suo ingresso trionfale nello stadio San Paolo durante il secondo tempo di Napoli-Roma 3-0, semifinale di ritorno di Coppa Italia.
Non appena il Pibe de Oro lanciò il suo sguardo verso il terreno di gioco, trascinò letteralmente gli azzurri che realizzarono due reti nell’arco di pochi minuti, con Higuain e Jorginho. Quella fu una delle gare più belle della gestione Benitez, che consentì ai partenopei di effettuare un netto cambio di passo verso la conquista del trofeo.
Non è un caso che la prima partita di campionato del post-Maradona sia stata proprio Napoli-Roma e anche stavolta gli azzurri sono stati protagonisti di una prestazione superlativa, maturata dopo un periodo particolarmente complicato dal punto di vista dei risultati e del gioco. L’auspicio è che i calciatori del Napoli possano comprendere il peso e il valore della maglia che indossano, scendendo in campo e onorando sempre la memoria dell’uomo che ha fatto sognare una città intera. Che sia di nuovo la partita della svolta?
